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Mondo VEG
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La varietà è il segreto del benessere.

Quando manca un po’ di fantasia in cucina lasciatevi ispirare dal regno vegetale.

“Una verdura al giorno” è per dimostrare che noi vegani non mangiamo sempre le stesse cose.. 🙂

La spesa di SETTEMBRE:

melanzane, basilico, rabarbaro, cetrioli, ravanelli, zucchine, insalatine da taglio, carote, taccole, cipollotti, piselli, pomodori, bietole da costa, cavolo cappuccio, porro, cavolini di Bruxelles, peperoni, cicoria, rucola, fagioli, finocchi, aglio, fave, fiori di zucca, erbette, lattuga, barbabietole, patate novelle, fagiolini, sedano, scalogno..

 

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La varietà è il segreto del benessere.

Quando manca un po’ di fantasia in cucina lasciatevi ispirare dal regno vegetale.

“Una verdura al giorno” è per dimostrare che noi vegani non mangiamo sempre le stesse cose.. 🙂

La spesa di AGOSTO:

melanzane, basilico, rabarbaro, cetrioli, ravanelli, zucchine, insalatine da taglio, carote, taccole, cipollotti, piselli, pomodori, bietole da costa, cavolo cappuccio, porro, cavolini di Bruxelles, peperoni, cicoria, rucola, fagioli, finocchi, aglio, fave, fiori di zucca, erbette, lattuga, barbabietole, patate novelle, fagiolini, sedano, scalogno..

 

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Vi voglio proporre una pietanza a base di melanzane e pomodori. L’orto in questi giorni è un trionfo di queste bontà. Queste verdure, con gli aromi e le peculiarità della cucina mediterranea, mi scaldano il cuore.

Queste verdure sono ottime come contorno o come sugo per condire del farro ad esempio, meglio se integrale, che oltre ad essere completo e ricco di nutrienti è anche più “croccante”. Sarebbe importante al giorno d’oggi riabituarsi a cibi consistenti e più turgidi, riportare il giusto apporto di fibre, ricominciare una buona masticazione, riabituarsi a mangiare cibi meno papposi, appiccicosi, a base di farine e verdure che si sciolgono in bocca. Abbiamo i denti: usiamoli! 😉

Il farro contiene glutine, e poiché sarebbe corretto variare spesso cereali, per questa ricetta vi propongo l’amaranto, uno pseudo-cereale privo di glutine.

L’amaranto è molto digeribile, ricco di vitamine, sali minerali e proteine (vedi qui). Perfetto per grandi e piccini.

Amaranto mediterraneo

Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:

  • 140g di amaranto
  • 2 melanzane medie
  • 8 pomodori san marzano
  • 1 spicchio grande di aglio
  • 2 scalogni
  • una decina di olive verdi e nere
  • una manciata di capperi sotto sale
  • uvetta
  • pinoli
  • olio EVO
  • basilico
  • erbe di provenza
  • sale
  • pepe

Preparazione:

Mettiamo a bagno l’amaranto almeno per 30 minuti, per eliminare le saponine contenute nell’amaranto.

Scoliamo l’acqua d’ammollo e mettiamo l’amaranto in pentola con il doppio dell’acqua. Non lo sciacquiamo come suggerito da altri siti perché vogliamo servirlo formato nel coppapasta.

Facciamo cuocere per 40 minuti.

Nel frattempo tritiamo aglio, scalogni, melanzane e pomodori. Facciamo soffriggere su un fondo di olio l’aglio e la cipolla. Aggiungiamo le melanzane e i pomodori, abbassiamo la fiamma e mettiamo il coperchio. Facciamo cuocere per 20 minuti. Se necessario aggiungiamo un po’ d’acqua. A metà cottura saliamo, pepiamo e aggiungiamo olive, capperi tritati, uvetta, pinoli, le nostre erbe aromatiche di provenza (rosmarino, timo, salvia…) e il basilico sminuzzato.

Più prolungheremo la cottura e più le verdure perderanno la loro consistenza. Dipende dai gusti, chi le preferisce più dure può cuocere anche solo per 15 minuti. Chi invece preferisce un “sugo” più avvolgente può protrarre la cottura a piacimento 🙂

Poniamo il coppapasta al centro del piatto e versiamo l’amaranto che dovrebbe avere un aspetto molto denso. Lasciamolo raffreddare per una decina di minuti.

Aggiungiamo le nostre verdure e… buon appetito! 🙂

Aneta Rybaczuk
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La varietà è il segreto del benessere.

Quando manca un po’ di fantasia in cucina lasciatevi ispirare dal regno vegetale.

“Una verdura al giorno” è per dimostrare che noi vegani non mangiamo sempre le stesse cose.. 🙂

La spesa di LUGLIO:

melanzane, basilico, rabarbaro, cetrioli, ravanelli, zucchine, insalatine da taglio, carote, taccole, cipollotti, piselli, pomodori, bietole da costa, tarassaco, radicchio, ortiche, peperoni, cipolla, rucola, fagioli, prezzemolo, aglio, fave, fiori di zucca, erbette, lattuga, barbabietole, patate novelle, fagiolini, sedano, scalogno..

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La maionese non è da demonizzare, la ritraggono tutti con un qualcosa da evitare, perché estremamente grassa, insana e piena di colesterolo. Ma non è proprio così.

La nostra maionese non è altro che olio, limone e sale, le stesse cose che utilizziamo per condire l’insalata, con l’aggiunta di una proteina, che di solito è quella dell’uovo crudo, ma nel nostro caso sarà yogurt di soia.

Questa maionese vegan è talmente buona che piace pure agli “onnivori”, l’unica differenza è che viene meno densa.

Ricordate che per preparare la nostra maionese vegana abbiamo bisogno di yogurt di soia al naturale, senza alcuna aggiunta, e per avere questa certezza la cosa migliore è autoprodurselo. Ecco qui la ricetta.

Ingredienti per un barattolo di 250g circa:

  • 2 cucchiai di yogurt
  • 200ml di olio di mais
  • Succo di mezzo limone
  • 2 cucchiaini di senape
  • 3/4 di cucchiaino di sale

Mettiamo nel bimby lo strumento a farfalla, poi lo yogurt, il limone, la senape e il sale. Mettiamolo in funzione in senso antiorario a velocità 5 per 5 minuti. Versiamo a filo l’olio tramite il foro del coperchio del bimby (ci metteremo 4 minuti a versare tutto l’olio), questa operazione è cruciale: non cercate di velocizzare. Fine 🙂

Con questa maionese potrete condire le vostre patatine fritte, fare l’insalata russa, dare un tocco di sapore a panini, gallette o crackers..

Ad esempio pane nero di segale + maionese + avocado + pomodoro + cetriolo + lattuga iceberg

Pane integrale | maionese vegan fatta in casa | melanzana siciliana grigliata | avocado | rucola

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#Spuntino #veg

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L’ho usata per condire ad esempio questa insalata di riso con pomodoro fresco.

Ovviamente evitate di esagerare perché è nella quantità che un cibo diventa insano. Meglio non abusare di olio..

Custoditelo gelosamente nel frigo per una settimana.

Aneta Rybaczuk
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Mia figlia adora lo yogurt. Purtroppo dove abito non ci sono in commercio yogurt di soia senza zucchero e questo mi ha spronato ad autoprodurmelo.

Con un investimento iniziale di massimo 4€ per dei fermenti e un investimento settimanale di massimo 2€ per il latte di soia avremo yogurt di ottima qualità sempre a portata di mano.

Yogurt puro, naturale, senza alcuna aggiunta. Da quello si potrà partire per creare salsine da aggiungere alle insalate oppure ci faccio qualche colazione golosa aggiungendo del muesli che preparo con semini e noci varie, e una banana affettata.

Ottimo come spuntino per i bambini, frullando lo yogurt con della frutta dolce (fragole, pesca, pera, banana… ) o aggiungendo dello sciroppo d’agave per addolcirlo. Basta mettere lo yogurt e la frutta (alla mia bimba piace lo yogurt rosa, quindi aggiungo anche dei lamponi o dei frutti di bosco che scongelo il giorno prima) nel boccale del miniprimer, e del dolcificante naturale se la frutta non è sufficientemente dolce, frullo et les jeux sont faits…

Ma veniamo al dunque..

Per ottenere un buon yogurt di soia bisogna avere gli ingredienti giusti, anzitutto il latte senza aggiunte di vitamine, zucchero, sale o olio, e abbiamo bisogno dei fermenti lattici. Per avere i fermenti o comprate uno yogurt di soia (possibilmente senza aggiunte) oppure comprate una bustina di fermenti lattici liofilizzati nel vostro negozio biologico di fiducia (io ho comprato “Pronto Yogurt Biologico”) che basterà per diversi mesi di autoproduzione (sulla bustina c’è scritto che si potrà riutilizzare fino a 25 volte).

Ci basteranno 7 minuti per prepararlo e serviranno dalle 6 alle 12 ore perché avvenga la magia.

Ingredienti per circa 7-8 vasetti di yogurt:

  • 1 l di latte di soia al naturale
  • 1 vasetto di yogurt di soya oppure una bustina di fermenti lattici vivi
Attrezzatura utilizzata:
  • Yogurtiera (è uno strumento molto economico che garantisce ai nostri vasetti una temperatura costante)
  • Bimby (scalda e mischia allo stesso tempo, il vostro terzo braccio in cucina insomma)

Verso nel bimby il litro di latte di soya a temperatura ambiente, e aggiungo lo starter oppure un vasetto di yogurt. Accendo il bimby e imposto a 6 minuti x 50° x velocità 3.

Nel frattempo lavo i miei vasetti e accendo la yogurtiera.

Quando il bimby ha finito verso il latte nei vasetti (senza la schiuma che rimarrà in superficie).

Accendo la yogurtiera e lascio i vasetti al caldo per almeno 6 ore fino a 12 ore.

Di solito o lo faccio la mattina così la sera posso tappare i barattoli e metterli in frigo, oppure lo faccio la sera prima di andare a dormire e spengo la  yogurtiera al risveglio.

Finito. Semplice no?

In passato ho prodotto lo yogurt anche senza bimby. Trovate una ricetta qui.

Aneta Rybaczuk
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Vi presento un’ evergreen della mia cucina: la zuppetta di lenticchie e grano saraceno. E’ una zuppa povera in quanto economica, veloce da fare e basata su pochi ingredienti, e ricca contemporaneamente, in quanto ha splendidi valori nutrizionali. Adatta a grandi e piccini, e molto gradito a questi ultimi….

E’ un piatto adatto a tutte le stagioni se avete dei pomodori congelati (o dei pelati) e del basilico essiccato, ma adesso i pomodori sono freschi dell’orto e il profumo di questa zuppa pervade tutta la casa.

Le lenticchie sono tra i miei legumi preferiti, perché molto salutari (qui le proprietà) e perché necessitano di un breve ammollo (per alcuni tipi nemmeno è indispensabile, ma sono dell’idea che l’ammollo ai legumi faccia sempre bene) e una cottura altrettanto breve.

Il grano saraceno è:

Rimineralizzante
• Energizzante
• Consigliato durante l’allattamento
Consigliato per i bambini
• Tiene a bada la pressione alta e il colesterolo
• Senza glutine
Ricco di aminoacidi essenziali

 

fonte: greenme.it

Vi voglio ricordare che come ogni zuppa e ogni brodo diventa particolarmente saporita nel momento in cui aggiungiamo sale.

Il sale però non è proprio il massimo per la salute, soprattutto dei bambini che sviluppano la capacità di gestirlo correttamente da parte dei reni verso l’anno di età.

Quindi se cucinate senza sale è perfetto ma se temete il sapore “sciapito” concedetevi mezzo cucchiaino di sale (integrale). La zuppa sarà molto aromatica e profumata con o senza sale, perché aggiungeremo degli odori tritati finemente, come salvia, rosmarino, maggiorana e basilico.

Ma veniamo a noi:

Zuppetta di lenticchie e grano saraceno

Ingredienti per 2 persone

  • 50 g di lenticchie (ammollo 2 ore)
  • 50 g di grano saraceno
  • 200g di pomodori (uso i Datterini e i San Marzano)
  • un poco di cipolla
  • 1 spicchio di aglio
  • Salvia, rosmarino, basilico, maggiorana o gli odori preferibilmente freschi che avete in vaso
  • Olio EVO, sale e pepe

 

Preparazione:

Tritate finemente la cipolla, schiacciate l’aglio, tagliate a dadini i pomodori e sminuzzate gli odori.

Trasferite tutto in pentola e aggiungete un filo di olio. Accendete la fiamma e fate insaporire l’olio.

Aggiungete le lenticchie e il grano saraceno e coprite con il doppio dell’acqua.

Lasciate cuocere a fuoco lento per 30/45 minuti.

Servite con un filo di olio a crudo e…. buon appetito 🙂

Aneta Rybaczuk
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Felicità è un bicchiere di vino con un panino, la felicità!” .

Chissà se Al Bano e Romina nel loro inno alla semplicità, venduto con oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo, stavano in realtà celebrando le caratteristiche nutrizionali dei cereali! Eh già perché i cereali contengono grandi quantità di vitamine B3 e B6 necessarie a trasformare il triptofano, che troviamo un po’ in tutta la frutta e la verdura, in serotonina, la cosiddetta «molecola della felicità». Ed è per questo che quando siamo giù di tono tendiamo a mangiare pasta, pizza o dolci!

I cereali hanno una lunga storia: nella sua ricerca di cibo l’uomo s’accorse che i semi delle graminacee rispetto agli altri vegetali si conservavano a lungo, erano facilmente trasportabili e più nutrienti e la più antica forma vegetale piantata sembrerebbe sia stata l’orzo.

Cereale deriva da Ceres – Cerere – la Dea materna della terra che si pensava avesse insegnato agli uomini la coltivazione dei campi e per questo era considerata la protettrice dei raccolti. Con la parola cereale genericamente indichiamo tutte quelle piante che offrono chicchi e che possono anche dare origine, dopo la macinazione, a farine per la preparazione di pane e altri alimenti.

I cereali di uso comune sono: il frumento, il mais, il riso, l’orzo, la segale, il farro, l’avena, il miglio, il grano saraceno, l’amaranto, la quinoa, il grano khorasan kamut, da cui si ricavano le farine (in Italia esistono oltre 200 varietà di grani differenti).

I cereali possono essere suddivisi in 2 sottogruppi principali in base al grado di trasformazione a cui si sottopongono:  i cereali integrali, contengono l’intero patrimonio nutritivo del chicco, fonti di fibre, vitamine e minerali, di amido e proteine; e i cereali raffinati che, invece, hanno perso gran parte delle sostanze benefiche che conteneva il chicco, e possono contenere sostanze aggiunte dannose.

I chicchi di tutti i cereali sono per la maggior parte costituiti da amido e quanta più amilopectina c’è, tanto più è digeribile. Ad esempio il riso e i suoi derivati, risultano più facilmente digeribili rispetto al frumento e ai derivati come la pasta e pane.

Vista l’abbondanza di amido, tutti i cereali sono una fonte principalmente di carboidrati e hanno un contenuto di grassi limitato.

Alcuni cereali quali, frumento, farro, avena, segale, spelta, orzo, kamut, e tutti i loro derivati , farina, amido, semolino, fiocchi, pasta, pane comune e speciale, pangrattato, dolci, biscotti, torte, grissini, crackers, fette biscottate, pan carrè, focacce, pizza, gnocchi, crusca,.. contengono glutine.

Il riso, il mais, il grano saraceno, il miglio, l’amaranto, la quinoa e tutti i loro derivati quali, farina di riso, crema e amido di riso, farina di mais, polenta, … non contengono glutine.

Il glutine è un vero e proprio collante che impedisce l’assimilazione dei nutrienti. Glutine, caseina e grassi animali sono un trio micidiale responsabile di sangue grasso e viscoso che è la base di partenza di tutte le alterazioni funzionali dell’organismo.

 

Photo: Hélène Dujardin

 

Nella cucina mediterranea i cereali sono presenti in molte ricette e piatti della tradizione.

Ma quali sono gli accorgimenti per una corretta assunzione? I cereali, soprattutto se cotti, se presi in abbondanza e in proporzione esagerata rispetto alla frutta e alle verdure crude provocano alcuni leggeri fenomeni di acidificazione. Vengono invece assimilati magnificamente quando assumiamo abbondante frutta (lontano dai pasti principali) e li anticipiamo con abbondanti verdure crude (abbondante insalata cruda) in anticipo sui pasti principali.

Non dimentichiamo che i cereali si prestano pure alla germinazione fatta in casa, che li trasforma in autentici vegetali freschi e vivi da consumarsi a crudo, con una sbalorditiva moltiplicazione dei principi nutritivi.

Per quanto il nostro modo di vivere tenda a farcelo dimenticare, tutto ciò che mangiamo proviene dalla terra, e dalla terra provengono anche cereali e chicchi. Nei chicchi di grano e degli altri cereali, la luce solare, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, si condensa in amido, il carboidrato più importante per la nostra alimentazione. Consumando questo cereale, quindi, non solo riceviamo il nutrimento che ci dà la forza di agire e pensare, ma portiamo dentro di noi scintille di sole. 

Claudia Orsino
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La varietà è il segreto del benessere.

Quando manca un po’ di fantasia in cucina lasciatevi ispirare dal regno vegetale.

“Una verdura al giorno” è per dimostrare che noi vegani non mangiamo sempre le stesse cose.. 🙂

La spesa di GIUGNO:

melanzane, rabarbaro, asparagi, cetrioli, ravanelli, zucchine, insalatine da taglio, carote, taccole, cipolle, piselli, pomodori, bietole da costa, tarassaco, radicchio, ortiche, peperoni, cipolla, rucola, agretti, fagioli, glio fresco, fave, fiori di zucca, erbette, lattuga, barbabietole, patate novelle, fagiolini, sedano..

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La varietà è il segreto del benessere.

Quando manca un po’ di fantasia in cucina lasciatevi ispirare dal regno vegetale.

“Una verdura al giorno” è per dimostrare che noi vegani non mangiamo sempre le stesse cose.. 🙂

La spesa di MAGGIO:

carciofi, broccoli, cavolfiori, radicchi, ravanelli, sedano, spinaci, carote, erbette, lattura, barbabietola, borragine, luppolo, tarassaco, finocchi, ortiche, coste, cicoria, rucola, indivia, rape, aglio, fave, asparagi, agretti, cipollotti, piselli, patate novelle, fagiolini, zucchine, cetrioli…

una verdura al giorno – maggio

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